Molteplici sono le cause che concorrono ad ottenere il buon risultato di un’esame di laboratorio. Tra esse, la corretta preparazione del paziente ha un’importanza molto rilevante.
Per queste ragioni è opportuno fornire agli interessati alcune informazioni sul comportamento da osservare prima della raccolta del campione biologico da analizzare.
Il paziente può presentarsi in laboratorio senza appuntamento e solo per pochi esami (quali ad esempio glicemia, insulina, trigliceridi e acidi biliari) occorre il digiuno.
Informare il prelevatore dell’esistenza di stati morbosi intercorrenti non inerenti al motivo richiesto (febbre, stato influenzale).
Al termine del prelievo, il paziente deve, mantenendo il braccio disteso, comprimere con accuratezza e per qualche minuto il tampone di cotone posto sul punto del prelievo anche se tale tampone è fissato con cerotti.
Questa operazione deve essere eseguita soprattutto se è in corso terapia con anticoagulanti.
Prima di effettuare la raccolta: lavarsi le mani e localmente con sapone neutro.
Il campione va raccolto al mattino (preferibilmente); esso va posto in un contenitore idoneo, monouso (lo si può acquistare in farmacia o ritirare presso il laboratorio) fornito di etichetta sulla parete e consegnato in laboratorio al più presto.
Non si accettano contenitori improvvisati.
Modalità di raccolta: eliminare il primo campione di urina del mattino, da quel momento tutte le urine emesse durante il giorno e la notte vanno raccolte in un contenitore, ben pulito e di adeguata grandezza (lo si può acquistare in farmacia) includendo anche la prima urina del mattino successivo.
Il campione completo va consegnato al laboratorio nel più breve tempo possibile.
Prima di effettuare la raccolta: praticare accurata pulizia locale con sapone neutro.
Non eseguire l’esame durante terapia antibiotica o al momento della consegna dichiarare, in accordo con il medico curante, che essa è in corso. Raccogliere l’urina, scartando il primo getto (che serve a pulire l’ultimo tratto delle vie urinarie), direttamente nell’apposito contenitore sterile a bocca larga (lo si può acquistare in farmacia o ritirarlo presso il laboratorio).
Richiudere il contenitore e consegnarlo al laboratorio nel più breve tempo possibile.
Nell’attesa il campione può essere mantenuto in frigo (+4° C) al massimo per 2 ore.
L’urina deve essere raccolta in un contenitore sterile a bocca larga, contenente acido tricloracetico al 10%, che viene consegnato dal laboratorio.
L'esame va effettuato sulla seconda urina del mattino, dopo circa 2 ore dalla prima minzione, seguendo il seguente procedimento:
Per un corretto esame citologico è consigliabile raccogliere 3 campioni in giorni successivi, che possono essere consegnati al laboratorio tutti e 3 contemporaneamente.
Dalle feci emesse, prive di urine, raccogliere in un contenitore idoneo piccole quantità, corrispondenti globalmente ad una noce, ponendole successivamente nell'apposito contenitore dotato di paletta (lo si può acquistare in farmacia). Nei bambini piccoli il campione può essere raccolto direttamente dal pannolone. Se durante la raccolta si osserva sospetta presenza di vermi o di parte di essi, raccoglierli nel contenitore o in un contenitore a parte segnalandoli alla consegna.
Per la ricerca delle uova degli ossiuri si può utilizzare lo Scotch-test. In questo caso chiedere istruzioni ed il materiale all’accettazione.
Dalle feci emesse, prive di urine, raccogliere in un contenitore idoneo -senza liquido- piccole quantità, corrispondenti globalmente ad una noce, ponendole successivamente nell’apposito contenitore dotato di paletta (lo si può acquistare in farmacia).
È necessario evitare l'esecuzione dell'analisi durante il ciclo metruale.
Evitare di eseguire l’esame durante terapia antibiotica o al momento della consegna dichiarare, in accordo con il medico curante, se essa è in corso. Dalle feci emesse, prive di urine, in una padella pulita, raccoglierne con la spatolina dell’apposito contenitore sterile, una piccola quantità. Chiudere accuratamente il contenitore e consegnare in laboratorio.
Dalle feci emesse, prive di urine, raccogliere in un contenitore idoneo -senza liquido- piccole quantità, corrispondenti globalmente ad una noce, ponendole successivamente nell’apposito contenitore dotato di paletta (lo si può acquistare in farmacia).
Avvertire il prelevatore se sono in corso terapie antibiotiche o chemioterapiche.
Non effettuare l’esame durante il ciclo mestruale ed evitare di eseguire il prelievo durante terapia antibiotica o antimicotica -si consiglia la sospensione da almeno 5 giorni.
È necessario effettuare il prelievo non durante il ciclo mestruale o comunque dopo almeno 3 giorni dalla sua fine ed evitare l’utilizzo di ovuli, creme o lavande vaginali nei 2 giorni precedenti.
Il pap test può essere eseguito anche in gravidanza.